In questo blog non troverete tutte le informazioni che potrete facilmente trovare on line, nei cataloghi o parlando con qualche concessionario ben informato, troverete invece le mie impressioni e ciò che scoprirò mano a mano imparerò a guidare questa auto ibrida che ha caratteristiche del tutto uniche.
Diciamo subito che la vera svolta è la BMW i3, ma ne parleremo più avanti, considero invece la X5 40e come un’auto laboratorio. Le sue caratteristiche (dimensioni e tecnologia) la hanno resa ideale per fare da apripista alla linea ibrida BMW (oggi iPerformance).
Già all’epoca dell’acquisto della mia seconda delle tre X5 (era l’inizio del 2011) avevo detto al titolare della mia concessionaria di fiducia, Riccardo Pezzo (http://www.tullopezzo.it), che l’auto successiva sarebbe stata una X5 ibrida e che avrei aspettato a cambiarla fino a quando non fosse uscita. Allora non se ne sapeva nulla, ma avevo previsto giusto. Ma era facile immaginare sia che BMW sarebbe arrivata a sviluppare modelli ibridi, sia che la X5 sarebbe stato il primo modello.
Una caratteristica peculiare di quest’auto è che il motore elettrico è integrato nel cambio e quindi la trazione xDrive 4×4 è sempre permanente sulle 4 ruote in qualsiasi delle modalità di guida possibili, inclusa quella totalmente in elettrico.
Tale caratteristica è stata poi riutilizzata da BMW anche nel modello ibrido sia della serie 3 sia della serie 7, mentre per L’Active Tourer è stata fatta una scelta diversa, il motore elettrico dà trazione alle ruote posteriori e quello termico a quelle anteriori, quindi è veramente una 4×4 solo quando entrambi i motori sono attivi.
Ovviamente la filosofia di sviluppo di funzionamento e gestione di due motori insieme a quello delle quattro ruote motrici immagino che sia stata estremamente complessa, ma i risultati sono veramente sorprendenti.
A parte una notevole riduzione dei consumi, si può notare anche una notevole riduzione di rumorosità e una piacevolissima agilità nella guida nonostante il suo peso.
E’ impressionante la dolcezza con cui istantaneamente si passa dal funzionamento del solo termico, a quello combinato o a quello solo elettrico, senza nemmeno accorgersene. Il lavoro di affinamento e taratura dell’intervento del motore elettrico, della gestione di ricarica e dell’accensione del termico sono veramente incredibili.
Nei prossimi articoli cercherò di analizzare, una ad una tutte queste caratteristiche partendo dalla mia esperienza e da tutto ciò che sono riuscito ad imparare in questi primi due mesi di guida.